knock out al catabolismo!

E' l'acerrimo nemico per eccellenza: il catabolismo.
Il catabolismo è quella parte del metabolismo che riguarda i processi di degradazione e scissione cellulare.
Esso si verifica normalmente in tutti i tessuti le cui cellule sono sottoposte ad un continuo ricambio.
Tuttavia esso compare anche quando si verificano condizioni in cui all'organismo occorre energia e non ci sono risorse energetiche immediatamente disponibili.
In tali condizioni l'organismo si procura le risorse energetiche che gli occorrono andando a intaccare porzioni di tessuto adiposo o muscolare, il quale viene dunque trasformato in energia. Sia il grasso corporeo che le proteine muscolari costituiscono una fonte energetica di ottima qualità, in quanto contenenti una energia chimica specifica (per unità di massa) superiore a quella dei carboidrati.

Sarebbe soluzione ottimale quella di alzarsi durante la notte e fare spuntino, ma come si sa ciò non è sempre possibile.
Un altro ottimo rimedio è quello di assumenre nel pre-nanna le proteine a lento rilascio, magari supportate da glutammina e una fonte di grassi così da rendere più lenta la digestione di tutto questo pacchetto.

Se avete qualcosa da aggiungere o soprattutto soluzioni, dite la vostra.

Assolutamente giusto, discorso chiaro e funzionale. Aggiungo il fatto che per l'organismo è più facile scindere le proteine e quindi procurarsi energia dalle cellule muscolari che dall'adipe.

Il cortisolo è quell'ormone che va a smontare le catene aminoaccidiche per trasformare in Atp. Ma quand'è che accade tutto ciò? Quando il corpo non ha energie e non sa da dove prenderle. In poche parole quando è in assenza di carboidrati.
La demonizzazione dei carboidrati in questo senso è una delle più grandi stronzate di tutti i tempi, perchè sono coinvolti in una miriade di processi enzimatici ed anabolici del quale alle volte non si è a conoscenza. Una dieta ipercalorica composta anche da carboidrati aiuta a tenere il corpo in uno stato anabolico, ed è proprio questo ormone che contrasta il catabolismo.

In sostanza: mangiate carboidrati, non fateli mai mancare, riduceteli se siete in definizione, ma non toglieteli mai dalla dieta.

quoto il secco sulla demonizzazione moderna dei carboidrati, con l'introduzione negli utimi anni di diete, quali metabolica o peggio ancora chetogenica, che prevedono l'assunzione di quantità minime o addirittura nulle di carboidrati. Il catabolismo proteico è attivato dalla deplezione di glicogeno e il fatto stesso che anche nelle diete a basso regime glucidico esistono delle ricarica settimanali votate a ripristinare le riserve vuote fa intuire la nocività, sia a livello salutare che muscolare, della deprivazione forzata di carboidrati! (invito il secco ad aumentare energicamente la sua dose giornaliera, pena la sua scomparsa materiale e molecolare!!! ...) Non sono d'accordo sull'appunto riguardo il catabolismo notturno e sul consiglio di alzarsi in piena notte per cibarsi, in quanto il gioco non vale la candela!, è vero che 8 ore medie di digiuno comportano una leggera degradazione muscolare ma i lati negativi dello svegliarsi durante la notte superano quelli positivi, ovvero:
1) la secrezione di gh notturno viene interrotta, e si sa che si necessitano 4 ore circa di sonno continuo per implementare la sua fuoriuscita
2) il ritmo cicardiano sonno\veglia viene compromesso e ciò comporta, al livello fisiologico, un aumento di stress che implementa la fuoriuscita di cortisolo, l'ormone padre del catabolismo!

Inoltre, in merito al catabolismo durante le ore di veglia, invito gli utenti a documentarsi riguardo le tecniche denominate "WARRIORS" che contestano la rigidità dello schema corrente di assunzione proteica che divide la giornata in spazi temporali di tre ore, affermando la scarsa scientificità del suo supporto teorico e sostenendo la possibilità, anche se non salutare, di cibarsi anche una volta al dì a condizione che in quest'unico pasto siano presenti tutte le calorie e i macronutrienti che si necessitano nell'arco della giornata....nonostante l'estremizzazione di tale affermazione, da tali tecniche è possibile prendere spunti favorevoli ed evitare disagi quali quelli comportati dal dover mangiare fesa di tacchino durante un esame universitario proprio perchè sono passate le fatidiche 3 ore magiche!!!!...
imho per tutto..

ma infatti, io credo che bisogna essere a conoscenza di determinate linee guida, ma credo sia ancora più importante ascoltare il proprio corpo, se non ho fame perchè dovrei mangiare? io non seguo la dieta ad orari, diciamo che ho i miei 6 pasti al giorno e che quasi sempre li consumo al medesimo orario del giorno precedente, ma questo non perchè sono metodico, semplicemente perchè ho educato il mio metabolismo così, quindi per quell'ora il mio corpo mi trasmette lo stimolo della fame, e mangio proprio in conseguenza a questo stimolo.
secondo me questo è una delle cose più importanti da seguire in una dieta, la quale deve essere rigida ma pur sempre elastica, altrimenti non durerete a lungo, imho. gli altri anni ho seguito diete che erano troppo spinte per il mio cervello, mi procuravano stresse e disagi proprio perchè priva della giusta elasticità, questo mi ha portato a non avere risultati e addirittura a buttare via tempo in organizzazioni inutili dei pasti giornalieri...

quoto tutte le affermazioni espresse. tuttavia appare evidente che, sebbene a volte sembri che non abbiamo la necessità di mangiare, risulti a mio avviso necessario anche se forse controproducente.
E' verissimo che se non si sente l'esigenza del cibarsi non bisogna farlo, ma secondo il mio parere, se a colazione non ho fame e mangio solo un toast e a pranzo non ho molta fame e mangio un'insalata, come posso pretendere di avere energie sufficienti per affrontare un duro allenamento poche ore dopo?
mi ritrovo a volte ad obbligarmi a mangiare (per carità, non esagerando) ma soltanto perchè voglio garantirmi la giusta energia, specialmente per noi che non siamo principianti dinnanzi ai pesi.

bhe si, senza dubbio...ciò che intendevo dire è che magari si fatica all'inizio, ma una volta forzato il metabolismo in questa direzione sarà il nostro corpo a seguirci e a mandarci i segnali che già ci aspettiamo al momento del pasto...

non confondiamo le cose.....a parer mio non bisogna forzare l'organismo in mini appuntamenti giornalieri ma è ovvio che bisogna introdurre l'apporto calorico adeguato con i rispettivi macronutrienti nel giro di 24 ore,,,che poi si introducano in tre,sei o nove pasti poco importa ma bisogna sempre introdurle!!!!...inoltre sono contrario alla suddivisione ad ore ma, se si ha la possibilità e il tempo per farlo lo consiglio vivamente perchè crea un ritmo regolare che aiuta anche la psiche, lìimportante è trovare il giusto ritmo fisiologico,,,,,ma mai mangiare meno del dovuto!!!!

si ma converrai che più pasti al giorno accelerano il metabolismo e aiutano a stoccare meno adipe e più massa magra (ok l'ho detta molto generalistica, ma ci siamo capiti)...

si,,6\7 pasti al giorno sono l'ideale ma non sono la formula magica,,,il metabolismo accelera ma se ragioni sulle basi del meccanismo metabolico umano comprenderai che, anche un unico mega pasto al giorno accelera il metabolismo proprio perchè il corpo non introduce alimenti da ore,,,è lo stesso meccanismo delle ricariche in ipocalorica, es: sei giorni su sette introduci 1800kcal e il settimo giorno ne introduci 4000,,,,se ci ragioni è come se in quell'unico giorno unisce due giorni normali e quindi è come se facessi 6 pasti con la quantità di 12!,,,non so se hai compreso l'azzardo nel mio paragone ma è per farti capire che, in casi di necessità è meglio non stressarsi e mangiare quando è possibile, basta che si mangi sempre il dovuto......che poi la regola dei 6 pasti giornalieri è la più adatta e consona ad uno stile di vita regolare e ad un assunzione costante e fiisologica di macronutrienti e calorie beh, quoto!!!!

ok adesso è più chiaro il ragionamento e lo condivido in toto...